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Maratona di New York, la carica dei 50 mila. E’ il giorno del Kenya. L’italiana Valeria Straneo, vicecampionessa mondiale, all’ottavo posto

Maratona di New York, la carica dei 50 mila. E’ il giorno del Kenya. L’italiana Valeria Straneo, vicecampionessa mondiale, all’ottavo posto

La corsa più famosa del mondo si e’ conclusa col dominio del Kenya, sia maschile che femminile. La maratona di New York, giunta alla 44/esima edizione, si e’ svolta nella migliore delle previsioni. Nessun incidente e nessun imprevisto. In campo maschile vittoria di Wilson Kipsang, ex detentore della migliore prestazione mondiale della specialità, che in 2 h 10′ 59” ha preceduto gli etiopi Lelisa Desisa e Gebre Gebremariam. Finale di gara molto emozionante, con Desisa che nell’ultimo km ha cercato di attaccare su un tratto di falso piano, respinto però con perdite da Kipsang, autore di una accelerazione impressionante. Per il vincitore il coronamento di un tris di grande prestigio: ha infatti vinto in carriera anche le maratone di Londra e Berlino.

Il copione tattico della gara è stato identico a quello della gara femminile. La situazione è stata molto tattica per oltre metà gara, con un plotoncino di una decina di atlete a scandire il ritmo. Poi freddo e tratti in salita hanno reso dura la corsa fino all’epilogo. Se la sono giocata due keniane: Mary Keitany e Jemima Sumsong. La seconda è sembrata avere partita vinta, ma la Keitany è riuscita a superare il momento di difficoltà, per poi rientrare sulla connazionale fino a staccarla nel finale, Splendido terzo posto per la portoghese Sara Moreira (2 h 26:00), alla sua prima partecipazione alla competizione. L’italiana Valeria Straneo, vicecampionessa europea e vicecampionessa mondiale, si è piazzata in ottava posizione. L’anno scorso era arrivata 5/a.

Con Maxi-schermi lungo il percorso, i dati in tempo reale, corridori seguiti dalle telecamere e cronometrati ogni cinque chilometri, è stata la gara “più tecnologica del mondo”, hanno detto gli organizzatori. A parte il risultato tecnico, la cosa da sottolineare è stata la carica dei 50mila che hanno sfilato da Staten Island al ponte di Verrazzano, poi Brooklyn e il Queens, per arrivare a Manhattan, attraverso il Queensboro Bridge, fino al Bronx, e tornare indietro verso il traguardo, all’ingresso di Central Park, da Columbus Circle. Un paio di curiosità. La partecipazione annunciata del 93enne Jonathan Mendes, un ex marine e veterano di guerra alla tredicesima maratona. In gara anche la campionessa di tennis carolina Wozniacki.