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Renzi alla Georgetown: “L’Italia può essere il luogo del futuro. E’ stata una bella addormentata noi siamo qui per svegliarla” Oggi alla Casa Bianca

Renzi alla Georgetown: “L’Italia può essere il luogo del futuro. E’ stata una bella addormentata noi siamo qui per svegliarla” Oggi alla Casa Bianca

L’Italia “per troppo tempo è stata la bella addormentata nel bosco, come se il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il nostro presente solo sognando il grande passato. Ma noi siamo qui per svegliare la bella addormentata, per dare un indirizzo al futuro”. Lo scrive il premier Matteo Renzi su Facebook, riproponendo il discorso tenuto davanti agli studenti della Georgetown university di Washington, prima tappa della sua visita di due giorni nella capitale americana.

Agli studenti il premier ha più volte ripetuto che “il futuro è più importante del passato”. Poi, citando il teologo cattolico Teilhard de Chardin, ha detto: “Il futuro non smette mai di accadere”.

“L’Italia è tornata – scandisce – il mondo ha fame dell’Italia e chiede la nostra bellezza, noi possiamo essere il luogo del futuro che piace al mondo”. Quindi Renzi conclude citando Bob Kennedy: “Il futuro non è un dono, è una conquista, noi siamo pronti”.

“Io vi assicuro – scandisce Renzi, dopo un discorso nel quale riforme e futuro sono state le parole più citate e parlando della ‘fuga dei cervelli’ – che faremo un Paese in cui si va avanti non grazie agli amici degli amici, ma perché il merito conta, anche per seguire un sogno in Italia, faremo un Paese che smette di essere ostaggio di posizioni di rendita dei soliti noti”. “Potrò perdere le elezioni – chiosa fra gli applausi – ma non perderò la faccia”.

Renzi ribadisce tutta la sua ammirazione per “il grande modello” della leadership americana. Il presidente Barack Obama, di fronte alla “più grave crisi” degli ultimi decenni, “ha investito nel segno di un nuovo sogno americano”, mentre “l’Europa – si rammarica- ha perso questa opportunità”.

“Il modello economico europeo è stato tutto concentrato sulla austerità, non sulla crescita”, lamenta ancora il premier, ricordando che “ad ogni Consiglio europeo dico sempre che non capisco perché gli americani abbiano investito su un futuro di crescita e l’Europa abbia perso questa opportunità”.

Se l’Italia farà le riforme che deve, e da questo piano ambizioso “non si torna indietro”, “l’Italia sarà leader in Europa per i prossimi i venti anni”. Renzi spiega perché ha fiducia sul futuro del Paese, che, dopo tre anni di segni in rosso del Pil, quest’anno tornerà a crescere. “Sono fiducioso – dice – perché se finalmente l’Italia decide di investire sul futuro, sarà una speranza per il resto dell’Europa”.

“La nuova legge elettorale è già realtà e sarà approvata nelle prossime settimane”, assicura il premier, parlando agli studenti, ai quali ricorda che “in Italia, prima si fanno le elezioni e poi si decide chi è il premier, ma io ho deciso di cambiare”.

Parlando di riforme, Renzi in un colloquio con ‘Repubblica’ afferma: “Cambiare la riforma costituzionale? Tornare al Senato elettivo? Per me si può fare”. “Ma guardate che io ero d’accordo sul Senato elettivo. Fu Errani, ossia un uomo di Pierluigi, a dire no. Dopo di che per me si può cambiare. A me va benissimo. Non credo sia un punto fondamentale. L’importante è che si abbandoni il bicameralismo paritario”, spiega il premier.