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Alfano conciliante con Monti: Siamo leali con il governo, si può parlare anche di Rai e giustizia

Noi sosteniamo il governo Monti lealmente, in opere e omissioni” queste ultime “quando evitiamo di partecipare a discussioni che metterebbero in difficolta’ il governo”. Risponde cosi’ ai giornalisti il segretario del Pdl, Angelino Alfano, riguardo al vertice con l’esecutivo e gli altri leader di partito e la possibilita’ che nel confronto entrino temi inerenti la giustizia e la Rai.
Il sostegno al governo Monti “si esercita quotidianamente nei gruppi parlamentari. Grazie ai nostri numeri – dice Alfano ricordando i deputati e i senatori nelle file del Pdl – siamo il principale sostenitore dell’esecutivo in Parlamento”.
Dal Pd però Anna Finocchiaro, avverte: “Per noi ci sono solo opere. Non ci possono essere zone franche nella discussione con il governo, per una ragione evidente che il presidente Monti ha anche citato ieri: la giustizia efficiente, ad esempio, e’ uno dei motori della competitivita’ di un Paese”. “Non ci sono zone franche che possano riguardare la giustizia e il tema dell’informazione -ha continuato Finocchiaro- Il tema della giustizia e del contrasto alla corruzione e’ caro al governo Monti e al mio partito, non puo’ essere estraneo alle consultazione dell’alleanza di governo. Lo stesso dico della Rai, che e’ una grandissima azienda pubblica in vera difficolta’: mi pare ovvio che il governo, e l’alleanza che lo sostiene, se ne occupino. Sono questioni che riguardano lo sviluppo e la crescita del Paese”.
Come annunciato nei giorni scorsi intanto, il Pdl lancia il pressing sulle banche, alle quali chiede di aiutare cittadini e imprese. Alfano ha incontrato oggi i vertici dell’Abi, ai quali gli esponenti del Pdl hanno avanzato delle proposte “affinche’ non siano i cittadini a pagare l’ennesimo conto alla crisi. “Ora attendiamo risposte, noi siamo disposti a fare il nostro, le banche facciano il loro”.
L’emendamento della discordia al dl liberalizzazioni che prevede il taglio delle commissioni su crediti, fidi e sconfinamenti “non e’ un tema che ci appassiona” sull’eventualita’ di apportare modifiche “faccia il governo se crede” afferma Alfano senza così chiudere sulla questione dell’emendamento sulle commissioni. “Se c’e’ da correggere norme, per noi non ci sono problemi, ma la questione prioritaria e’ favorire il credito a cittadini e imprese”. Ed ora la ‘palla’ passa all’Abi, chiamata a valutare le proposte del Pdl: “se arriveranno segnali – sottolinea il segretario del Pdl – li valuteremo”.
Il segretario Pdl evidenzia infine la volonta’ di chiedere a Monti “di fare una battaglia per riconsiderare i parametri Ue sulla patrimonializzazione delle banche italiane: e’ un deficit competitivo che si trasferisce ai cittadini, alle famiglie e alle imprese”. “Per noi – chiarisce Alfano – il sistema delle banche e’ centrale”, dunque e’ prioritario “difenderne l’italianita’: le cose non vanno bene – riconosce – ma se fossero in mano a stranieri andrebbero sicuramente peggio”.
Il Pd dal canto suo, conferma la sua “disponibilita’” a correggere la norma sulle comission bancarie che aveva portato alla polemica dimissione dei vertici dell’Abi. “La soluzione e’ quella di fare un decreto, il governo puo’ essere rassicurato sulla nostra piena disponibilita’” spiega Anna Finocchiaro al termine di un incontro dei democratici proprio con l’Associazione delle banche. “Il decreto sara’ solo su questo e non affrontera’ nessun altro nodo – chiarisce-. Abbiamo gia’ difficolta’, non piccole, ad ottenere una correzione dell’errore. Gli altri gruppi si pronuncino su questo, vedo delle incertezze nel Pdl. Se ne discutera’ domani al vertiche con Monti”.