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Terrorismo, allarme dei Servizi: “Possibili nuovi attentati da parte degli anarchici”

Terrorismo, allarme dei Servizi: “Possibili nuovi attentati da parte degli anarchici”

Dopo “una fase anche se breve di minore attivismo”, c’è da aspettarsi “una graduale ripresa dell’offensiva delle sigle Fai con attacchi a obiettivi indicati nei recenti documenti”, in particolare, “obiettivi greci in Italia e anche italiani in Grecia, per solidarietà con le cellule di Cospirazione di fuoco elleniche”, e “tutta la galassia Finmeccanica indicata in tutte le sue componenti come obiettivo fondamentale”. A lanciare l’allarme è il Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), Giorgio Piccirillo, sentito dalla Commissione Affari Costituzionali nell’ambito di un’indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni.

Per i servizi, ”potrebbero verificarsi anche episodi di sigle inedite ed è da attendersi un incremento di documenti minatori apocrifi, anche ispirati a documenti di anni di piombo”.

Ma non solo. Per Piccirillo “gli anarchici stanno facendo un salto di qualità. Ma i numeri dell’organizzazione sono difficili da quantificare”. Il Direttore dell’Aisi ricorda che nei documenti dei gruppi antagonisti ”si soleva dire che è come il gas: non si avverte quando si espande ma quando esplode. E’ difficile -ribadisce il generale- fare valutazioni su numeri”, anche perché ”non hanno una struttura”. Ma ”negli ultimi tempi abbiamo qualche riferimento in più dovuto al fatto che si sta passando da una situazione generalista a una più organizzata, probabilmente si riuscirà ad avere altri elementi”.

“L’aggressione ideologica anarchica -ha rimarcato il generale Piccirillo- resta finalizzata anche a forze dell’ordine, apparato giudiziario, strutture di sfruttamento delle risorse energetiche, banche e uffici esazione”, ovvero tutto quel mondo posto sotto la luce dei riflettori dalla crisi, “alla ricerca del consenso. Dopo una momentanea stasi, dettata da esigenze di cautela”, ha spiegato il direttore dell’Aisi, è prevedibile “una ripresa dell’attivismo del Fai, che oggi rappresenta l’elemento più caratterizzante del fenomeno eversivo e antagonista”.

Alcuni ambienti, ha messo in guardia il direttore dell’Aisi, “considerano le tensioni derivanti dalla crisi una favorevole opportunità per rilanciare l’iniziativa combattente, ed è ipotizzabile che in tali ristretti ambiti trovino slancio tentativi di aggregazione delle forze residue e di reclutamento di nuove leve nel riavviare i programmi eversivi”. ”Inoltre -ha avvertito Piccirillo- potrebbero verificarsi azioni, anche di non elevato spessore, rivendicate da sigle inedite, finalizzate a mantenere alta la tensione e verificare l’eventuale risposta o chiamata di altre componenti propense ad intraprendere percorsi di lotta armata”.

Piccirillo ha anche parlato dell’agguato di Genova all’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, definendolo un “episodio annunciato” che contiene delle novità poiché, rispetto alle logiche anarchiche ‘tradizionali’ che non prevedono un’organizzazione, “c’è stata un’organizzazione: il furto della moto, ripetuti sopralluoghi per verificare i comportamenti della vittima, la fuga e la rivendicazione”. “Nel documento di rivendicazione -ha sottolineato il capo dell’Aisi- si fanno nomi di esponenti del terrorismo degli anni ’70 e ’80, a conferma che si vuol tornare a quel tipo di violenza”. I Servizi sottolineano che nei loro documenti “gli anarchici di voler passare all’azione diretta” e avvertono che “c’è un’area grigia ormai difficile da distinguere di transizione tra gruppi di ispirazione brigatista e anarchici”.

Il direttore dell’Aisi avverte che si registra anche un “incremento di documenti minatori apocrifi come quello di qualche giorno fa siglato Fai, indirizzato a un quotidiano calabrese. C’e’ emulazione. Si tratta di gesti da seguire con attenzione”, ha concluso Piccirillo.