• Home »
  • Senza categoria »
  • Da Ballarò alla Regione Lazio: due anni anni e mezzo movimentati di una ex sindacalista sconosciuta ma telegenica

Da Ballarò alla Regione Lazio: due anni anni e mezzo movimentati di una ex sindacalista sconosciuta ma telegenica

Da Ballarò alla Regione Lazio: due anni anni e mezzo movimentati di una ex sindacalista sconosciuta ma telegenica

Renata Polverini si è dimessa dopo due anni e mezzo dall’elezione a presidente della Regione Lazio. Un passato di militanza sindacale, Polverini si era candidata a guidare la giunta scendendo in campo per le elezioni del marzo 2010, dopo un altro scandalo e le dimissioni del suo predecessore, Piero Marrazzo.
Una sfida tutta in rosa, quella tra la candidata del centrodestra e la sua ‘rivale’ di centrosinistra Emma Bonino, che la Polverini si aggiudicò con il 48,32% delle preferenze e un totale di 1.409.028 voti, guadagnandosi, il 29 marzo 2010, lo scranno più alto della Regione.
Prima di intraprendere la carriera politica, la sua “avventura” a difesa dei diritti dei lavoratori, come lei stessa la definisce sul suo sito internet, inizia nella Cisnal. Il lavoro di sindacalista continua nella Unione generale del lavoro (Ugl), di cui è responsabile delle relazioni internazionali e comunitarie, e che rappresenta anche nel Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese).
Per sei anni, dal 1999 al 2005, ricopre il ruolo di vice segretario generale dell’Ugl, come numero due di quello stesso Stefano Cetica, che poi, da assessore al Bilancio, diventerà il suo braccio destro in Regione.
Diverse le vertenze seguite in quegli anni dalla Polverini al fianco dei lavoratori: dall’Alitalia alla Fiat di Melfi, dalla Thyssen-Krupp di Terni al rinnovo del contratto per il pubblico impiego.
Nel 2006 viene eletta dal Congresso confederale alla guida della Ugl: è la prima volta che un sindacato elegge una donna al proprio vertice e per lei è la consacrazione assoluta a donna forte, e autorevole, della destra italiana.