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Caso De Girolamo, il Pd: “Venga a spiegare come sono andate le cose”. Renzi critico: “La Idem si e’ dimessa mostrando uno stile diverso”

Caso De Girolamo, il Pd: “Venga a spiegare come sono andate le cose”. Renzi critico: “La Idem si e’ dimessa mostrando uno stile diverso”
 “La Idem si è dimessa mostrando uno stile diverso”. Lo dice Matteo Renzi a ‘Matteo risponde’ a chi gli chiede un paragone tra il caso De Girolamo e quello di Josefa Idem. Il segretario via Twitter risponde alle domande che arrivano dal social network. Il Pd ha chiesto che De Girolamo venga in aula a spiegare come sono andate le cose”, aggiunge Renzi: “Alla luce di quello che dirà, il Pd prenderà posizione e credo sarà univoca”. In serata il Pd fa sapere che sulla questione ha presentato un’interpellanza urgente (non sarà quindi un’interrogazione) nella quale si chiedono chiarimenti al ministro De Girolamo sul caso della Asl di Benevento. La richiesta verrà calendarizzata nell’aula di Montecitorio per venerdiì mattina. Se “le circostanze venissero confermate da successive indagini” per il ministro Nunzia De Girolamo si configurerebbero “comportamenti decisamente inopportuni dal punto di vista politico” e una “gestione sconveniente”. Si legge nell’interpellenza urgente presentata dal Pd sul caso De Girolamo e sottoscritta da Nicodemo Olivero, Michele Anzaldi, Andrea De Maria, Massimo Fiorio e Mino Taricco.

Intanto la stessa Di Girolamo annuncia in una nota di avere “dato mandato agli avvocati Gaetano Pecorella, del foro di Milano, e Angelo Leone, del foro di Benevento, di predisporre un esposto da inviare alla magistratura di Benevento e al Garante per la Protezione dei dati personali in relazione alla captazione illecita di conversazioni registrate abusivamente in un colloquio al quale partecipava la sottoscritta, allora deputato della Repubblica Italiana, nonché alla loro divulgazione attraverso i mezzi di informazione”.

Nelle risposte di Renzi ai follower anche altri temi. In particolare l’accusa a Ncd in tema di riforme. Secondo Renzi infatti da Alfano è arrivato un passo indietro, proponendo di lasciare in piedi una quota di senatori eletti. “Noi proponiamo agli altri un patto che tenga insieme la legge elettorale, la modifica del Titolo V e la revisione del Senato. Ecco perchè sono rimasto colpito dalla posizione di Ncd di oggi, sarebbe un clamoroso passo rispetto a quello abbiamo detto e assicurato”. “Se gli altri partiti della maggioranza non vogliono più fare le riforme sarebbe una sorpresa notevole”, aggiunge Renzi.

A Letta replica poco dopo dal Tg1 il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello di Ncd: “La proposta del Nuovo centrodestra prevede che il Senato non dia la fiducia e che serva a trovare quell’accordo tra Stato e Regioni che manca al Titolo V. Dice anche che ci dev’essere una cura dimagrante, che i parlamentari devono essere in tutto non piu’ di 630 e dunque se ci sono 200 senatori i deputati dovranno essere 200 in meno, che i senatori vengono eletti insieme ai consigli regionali e che per ogni senatore ogni Regione elegge un consigliere regionale in meno. Insomma, la proposta del mio partito costa meno di quella del Pd”.

In serata Renzi, dopo essere andato al Senato, è stato intervistato da Ballarò. A Floris il segretario del Pd ha detto: “Io con Letta non ho mai litigato è abbastanza noioso questo giochino costante del chi logora chi”. “Il governo e’ li’ da 11 mesi, lei chiuda gli occhi: che ha fatto il governo? Lei ci deve mettere tante cose, ci deve mettere l’Imu, e in questi undici mesi se non e’ stato fatto molto, qualche riflessione dobbiamo pur farlcela. Ora io penso che sia arrivato il momento di smettere con le polemiche, nessuno vuole prendere il posto di Letta, nessuno vuole mettere in discussione la leadership di Letta, tutti vogliamo che il governo faccia le cose che in questi mesi non ha fatto. Tutto il resto non mi interessa”.

“A me basta che sugli impegni che abbiamo preso: dal lavoro alla legge elettorale, al taglio del miliardo dei costi della politica, che poi la gente non ne puo’ piu’ giustamente facendo i conti in tasca e facendo qualche fatica, vedere li’ un esercito di consiglieri regionali che guadagna tre volte quello che guadagna un cittadino normale anche quattro volte ? su queste cose se riusciamo a fare? a mantenere gli impegni delle primarie ? siamo tutti felici e facciamo un monumento al governo”.

“Il rimpasto? Mi addormento soltanto a pensarci: il rimpasto i tavoli di riunione le liturgie tipiche della politica.. Se il presidente del Consiglio vuol cambiare qualcuno lo cambi. Per me puo’ giocare con la formazione che vuole. Per me l’importante e’ il risultato. Sono trapattoniano: per me importante e’ vincere”, conclude il segretario dem.